C’è solo un modo corretto per misurare il pene, ed in questa guida voglio condividerlo con te essendo appunto una domanda che molti miei lettori mi hanno chiesto. Come si misura il pene? quali sono gli errori che si commettono? quali sono le misure normali?
Finalmente ho trovato del tempo per scriverla con tutti i particolari del caso per fornirti la migliore guida per misurare il tuo pene che c’è!
Prima di iniziare…
Se leggi da tempo questo blog sai benissimo che sono una persona schietta e sincera, l’amico della porta accanto sempre disposto a darti consigli e sciogliere ogni dubbio riguardo il sesso.
Oggi voglio parlarti di come si misura il pene e delle dimensioni normali o sotto la media.
In primo luogo voglio dirti che insistere sulle misurazioni non servirà a prendere consapevolezza dell’utilizzo del mezzo 🙂
Capisco perfettamente la tua sensazione: “non voglio fare brutta figura!”, “chissà se sono nella media?”, “sono apposto con le dimensioni?”.
Sono queste le domande classiche ma sappi che le dimensioni del pene non sono in alcun modo una caratteristica distintiva per l’uomo e se vogliamo non è nemmeno così rilevante per la soddisfazione sessuale di una donna.
Conoscere le dimensioni del tuo pene ti servirà per altri scopi, che sarò felice di illustrarti nel corso dell’articolo.
Iniziamo!
Cosa serve per misurare il pene?
Per misurare il tuo pene hai bisogno sostanzialmente di due righelli:
- un righello rigido, quello che si trova banalmente in cartoleria;
- un metro flessibile da sarta.
Per misurare il pene in lunghezza dovrai usare il righello rigido e posizionarlo sull’osso sacro quando il pene è in erezione. Ti consiglio di premere leggermente il righello nell’inguine in modo tale da compensare l’eventuale presenza dello strato di grasso e i peli pubici. Fai attenzione affinché il righello sia perpendicolare al corpo dato che l’angolazione può falsare la misurazione.
Piccolo consiglio: personalmente, depilo con frequenza la zona perché in questo modo per un effetto ottico il pene sembra molto più grande! Provare per credere, alle donne piace anche! 😉
Per misurare la circonferenza, che è un’altra variabile importante, nella valutazione delle dimensioni del pene dovrai servirti del metro flessibile da sarta.
Avvolgilo intorno alla base del pene, nella parte più ampia e misura la circonferenza. Se la testa del pene è più larga dell’asta, ti consiglio di misurarla separatamente e poi fare una media aritmetica anche se non è precisissima.
Se non hai il centimetro da sarta puoi utilizzare quest’altro metodo. Prendi un pezzo di stoffa o un cordino, avvolgilo intorno al pene, segna l’inizio e la fine e posizionalo poi su un righello per prendere la misura.
Gli uomini mentono sempre sulle dimensioni
Mentire sulle dimensioni del proprio membro è prassi comune. Chi lo fa, però, non è in mala fede né è sicuro di potersi realmente vantare con gli altri: semplicemente lo fa perché non conosce quelle che sono le misure medie (e quelle degli altri uomini con cui sta parlando 🙂 ).
Sapessi quante richieste di giudizio ho ricevuto nella mia vita: “Ehi, Francesco io ho X di lunghezza e X di spessore. É abbastanza grande?”
Raramente rispondo con un secco si o no. Per me conta cosa ci fai con il pene, come lo usi e come ti vivi la sessualità.
Su alcuni siti americani ho letto che le dimensioni medie (e ripeto medie) sono di 14 cm di lunghezza e 5,5 di spessore.
Gli uomini raramente sono sinceri sulle dimensioni, quindi se hai “il complesso del pene piccolo” faresti bene a liberarti di questa paura. Molto meglio viversi appieno la sessualità piuttosto che torturarsi il cervello con questo complesso.
Perché le dimensioni non contano…la mia visione
“Si, Francesco tutti dicono che le dimensioni non contano ma a qualcosa serviranno”…molti mi hanno risposto così! E non hanno tutti i torti…ma io la penso diversamente. A meno che tu non abbia un pene estremamente piccolo ed a quel punto ti capisco, in tutti gli altri casi in cui le dimensioni sono ragionevoli non tutto è perduto.
Ricordo una volta che una mattina mi sono svegliato con un’erezione assurda (frutto anche delle pompe peniene e delle compresse per allungare il pene che assumevo in quel periodo), io e mia moglie abbiamo iniziato i preliminari ma non c’è stato verso di penetrarla. Il mio pene era eccessivamente lungo che riuscivo solo ad inserire il glande all’interno della sua vagina. Se spingevo troppo, si faceva male. Credo che quella fu la mia peggiore prestazione sessuale della mia vita: l’impossibilità di godere dettata dalla presenza di un ingombro (nel mio caso voluto) ma congenito per molti.
Quindi in definitiva meglio un “pene funzionale” che un pene grosso che non penetra. Questa è la mia visione, alla luce della mia esperienza, mi piacerebbe ascoltare anche un vostro parere in merito.
A presto,
Francesco.
Un buon Pene e’ dato dalla giusta combinazione di lunghezza, circonferenza e tenuta… nn e’ importante un pene gigante .. se la partner ha una cavità vaginale stretta le può dare anche molto fastidio ed ostacolare persino la penetrazione. In proposito consiglio di (ri)leggervi il libro del Kamasutra in cui si spiegano le tre corrispondenze della yoni (vagina ) e del lingam (pene).
Grazie Laura per i consigli dal punto di vista femminile. Sono sicuro che il tuo parere rassicurerà moltissimi uomini che leggono il mio blog.